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giovedì 11 agosto 2016

MONTE SANT'ELIA, IL PANORAMA E LA CADUTA NEGLI INFERI DEL MISTERIOSO VIANDANTE!





 È definito "il balcone sul Mar Tirreno", e nessun altro nome sarebbe stato più azzeccato!



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Assaporando il senso dell'infinito di fronte a questa vista ci si sente piccini piccini!


Il monte Sant'Elia si trova nel comune di Palmi provincia di Reggio Calabria a 582 mt sul livello del mare, sulla costa calabrese tirrenica.
Il punto panoramico principale è il Belvedere Malagò, il quale è costituito da una serie di balconate realizzate con ringhiere e scale.
Da qui è possibile ammirare dalla Costa degli Dei fino le isole Eolie, dallo Stretto di Messina al vulcano Etna

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Belvedere Malagò

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Il mare assume colori dal violaceo al blu accecante.



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Sulla cima sono collocate tre croci bianche a ricordo del Monte Calvario dove Gesù fu crocifisso.

Per chi ama il trekking (e io sono una di quelli ma ancora allo stato semilarvale!) da qui parte il Sentiero del Tracciolino, che è uno dei percorsi naturalistici più famosi della Calabria, il punto di riferimento sono giusto le tre Croci.
Con il mio amico Demi di Aspromontewild spero di percorrerlo presto.

Tra le manifestazioni più importanti che si svolgono sulla cima della montagna abbiamo:
·       la processione di Sant'Elia, la penultima Domenica di Luglio che percorre antichi sentieri
·       la processione della Madonna della Montagna, la prima Domenica di settembre (stessi percorsi)

Facile da raggiungere con strada agevole, a mezz'ora di distanza da Reggio Calabria, uscita dell’A3 di Bagnara Calabra.

LA MIA ESPERIENZA

Sono stata sul Monte Sant'Elia durante una delle mie prime gite in Calabria, quando ancora non vivevo qui.
Fu un pomeriggio,ricordo, molto molto romantico.
Parcheggiata la macchina si raggiunge il belvedere agevolmente.


Affacciandosi non si riesce a distinguere quasi l'azzurro del mare dall'azzurro del cielo

All'orizzonte verso sinistra si vede la punta estrema della Calabria che quasi sfiora la costa siciliana, al centro si può intravedere la sagoma di Stromboli, soprattutto nelle giornate più limpide.
La vista spazia per tutta la Costa Viola.
E’ bello andare nel tardo pomeriggio e naturalmente godersi il tramonto.
C'è molto silenzio, la Domenica o nei giorni festivi ci potrebbe essere più gente.
Il venticello, il silenzio, il sole caldo che arriva addosso, con una persona che ti accompagna o anche da soli, il tutto fa incredibilmente rilassare.
Una meta bella anche per fare un picnic portando dei panini, nella piccola pineta vicina c’è un’area attrezzata con i tavolini di legno e delle panche.

          LA LEGGENDA NARRA CHE…

Elia, il Santo poverello, proveniente da Enna, arrivò al Monte allora chiamato “aulinas” (dal greco grotta destinata alle greggi) per fondare un monastero.
Si costruì una piccola cella fra le rocce, dove si rifugiava a pregare, felice della sua povertà e della sua solitudine.
Un giorno arrivò un uomo con un sacco pieno di monete, si presentò ad Elia e gli disse di voler dividere con lui quella fortuna.
Elia invece, per tutta risposta, iniziò a gettare le monete giù dallo strapiombo, queste rotolando diventarono pietre nere, le quali si possono ancora vedere giù vicino alla costa.
L'uomo col sacco non era altro che il diavolo.
Dalle sue spalle spuntarono e si aprirono due grandi ali nere di pipistrello, con le quali egli si alzò in volo planando sul mare e vi si tuffò sprofondando.
Le acque iniziarono a gorgogliare e a ribollire e improvvisamente da qui, si innalzò una nuvola nera.
Quando questa si fu dileguata ecco che sul mare, all’orizzonte si delineò un'isola a forma di cono dalla cui sommità incavata uscivano lingue di fuoco e fumo.

Era Stromboli col demone imprigionato che soffiava fiamme e tuoni

Lo Stromboli erutta fuoco e lava ogni qualvolta viene agitato dallo spirito infernale laggiù imprigionato.

Sul monte Sant'Elia si trova ancora un macigno con le impronte di unghie lasciate dal diavolo prima di spiccare il volo per inabissarsi in mare.

Leonida Repaci, scrittore palmense del libro “Calabria grande e amara” scrisse:
"quando aperti gli occhi, poté abbracciare in tutta la sua vastità la rovina recata alla creatura prediletta, Dio scaraventò con un gesto di collera il Maligno nei profondi abissi".


LO SAI CHE?

In giornate particolarmente limpide si possono osservare tre vulcani di cui 2 attivi:
·       Vulcano
·       Stromboli (attivo)
·       Etna (attivo)

L'Aspromonte è pieno di questi posti magici, piano piano li scopriremo tutti.

Ciao a tutti.

EOS





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