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BUDAPEST: UNA CITTA' DI CUI INNAMORARSI...A SORPRESA!

Budapest è stata una città da tutti i punti di vista... INASPETTATA. <<Budapest dà la sensazione fisica della capitale, ...

lunedì 16 ottobre 2017

BUDAPEST E I SUOI LUOGHI DELLA MEMORIA




Budapest è letteralmente disseminata di monumenti e luoghi dedicati a momenti più o meno tristi dell’ultimo secolo.
Se la parte di storia che riguarda la Shoah bene o male ci è purtroppo abbastanza chiara, ho scoperto che la liberazione dalla piaga del Nazismo non ha messo fine al periodo di terrore che la città ha dovuto in seguito scontare con il Comunismo.

«Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente» scriveva Indro Montanelli.

 

I luoghi che ho avuto il privilegio di visitare sono:

LA GRANDE SINAGOGA:
Nel cuore del quartiere ebraico, rappresenta la più grande sinagoga in Europa, e la più grande al mondo dopo quella di New York. Consiglio vivamente di visitarla con una guida italiana per capire sia il significato degli elementi architettonici per chi, come me, non è abituato a questo genere di luogo di culto, sia per tutte le info storiche che vengono fornite.

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LA GRANDE SINAGOGA


L’ALBERO DELLA VITA:
Nel giardino della stessa Sinagoga, su di una ex fossa comune, è stato realizzato un Salice in metallo, in ricordo di tutte le vittime dei nazisti , intitolato “Albero della Vita”, ogni foglia porta inciso il nome di un martire, per non dimenticare le atrocità subite da questa comunità.

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ALBERO DELLA VITA


LA LAPIDE DEDICATA A GIORGIO PERLASCA:  
Accanto all’ “Albero della Vita”,  si trova una lapide circondata da sassi lasciati da chi è venuto in visita, che ricorda la straordinaria impresa umanitaria che questo eroe portò a termine, salvando oltre 5000 ebrei ungheresi dalla deportazione nazista.

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RICORDO GIORGIO PERLASCA

LE SCARPE SULLE RIVE DEL DANUBIO:
Sul lungofiume, sponda Pest, poco prima di arrivare al Parlamento è stata creata un’opera molto particolare, che ricorda un massacro di cittadini ebrei, i cui cadaveri furono rozzamente buttati nel fiume. Proprio sulla riva si trovano 60 paia di scarpe di acciaio, sparse in file disordinate e la lacrima scappa nel momento in cui si vedono delle scarpette piccoline accanto ad un paio di una donna adulta.

 

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SCARPE SUL DANUBIO

 

PALAZZO DEL TERRORE:
Palazzo che da lontano inizia ad incutere un po’ di timore per dei pannelli neri posizionati in cima, i quali hanno dei “buchi” (non so come altro dire) a forma di lettere che ad un certo orario proiettano nel muro la parola TERRORE sulla parete sottostante.
È un museo crudo, spaventoso, che fa rabbia.
C’è la ricostruzione di una prigione sotterranea, video testimonianze delle vittime con sottotitoli inglesi, cifre altissime di morti scritte sui muri.
Ora devo purtroppo ammettere la mia grandissima ignoranza sul fatto che ero quasi totalmente ignara di tutto lo schifo che Budapest dovette subire durante il regime Comunista, iniziato subito dopo quello Nazista. Così, sconvolta dalla mia ignoranza e con l’audioguida in mano, ho scoperto questo un triste pezzo di storia… viaggiare in fondo è anche questo.

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MUSEO DEL TERRORE

MONUMENTO ALLA LIBERAZIONE (O STATUA DELLA LIBERTA’):
Si trova sulla collina di Gellert ed è costituita da un alta colonna bianca sulla cui cima si staglia la statua di una donna che tiene in alto tra le mani una palma, simboleggia la liberazione dal Nazismo da parte dell’Armata Rossa (beh…quindi direi un semimonumento di libertà a parer mio!). Per arrivare bisogna salire sulla suddetta collina, è una passeggiatina tosta ma il paesaggio da lassù vale la fatica.

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MONUMENTO DELLA LIBERTA'


Probabilmente ce ne saranno molti altri in giro per la città, noi in poco meno di 5 giorni siamo riusciti a visitare questi che comunque credo siano i più importanti. 
Non credo sia giusto saltarli durante la visita della città perché Budapest è troppo imperniata dal ricordo dei sorprusi subiti. Si rischierebbe di non entrare in comunione con la città come invece inaspettatamente è accaduto a noi.

GRAZIE BUDAPEST


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lunedì 9 ottobre 2017

CUCINA UNGHERESE? VI DICO LA MIA!


E' sempre interessante assaggiare la cucina locale, fa parte del viaggio dopotutto. 
Questa è la nostra esperienza!

  • GOULASH, piatto tipico ungherese per eccellenza, lo abbiamo assaggiato subito, alla prima cena del primo giorno. Ci presentano una terrina di terracotta coperta da una pagnotta tagliata a metà, scoperchiatala ci appare una zuppa di carne di manzo brodosa con verdure e paprika. La nostra prima e poi definitiva (assaggiandolo in altri posti) impressione fu:
BUONA OK MA NON STO USCENDO PAZZA DALLA VOGLIA DI RIASSAGGIARLA! 

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IL NOSTRO PRIMO GOULASH


  • GOULASH SERVITO DENTRO LA PAGNOTTA, durante i giri ai mercatini, vedemmo tanta gente che mangiava da una sorta di pagnotta bella grossa qualcosa con un cucchiaio, era di nuovo lui, il Goulash, chiamato in inglese Goulash in bread bowl. Mi dispiaceva che tanti buttavano poi quasi tutto il pane che era zuppo del brodo e poco invitante da mangiare. Io ho cercato di finirlo, ma poi un pezzo l’ho gettato perché non riuscivo comunque a finirlo
ANCHE QUI, BUONO MA…OK STOP HO DATO CON IL GOULASH!

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GOULASH IN BREAD BOWL

  • SALSICCIE UNGHERESI, ne esistono decine di varietà, ognuna condita con qualche spezia, tipo paprika o pepe nero o aglio, ma anche salsiccie al fegato o al sangue per chi è di stomaco forte. Servite calde calde dentro i panini, sono state

     IL NOSTRO STREET FOOD PREFERITO NELLE GELIDE GIORNATE UNGHERESI TRA I MERCATINI.
  • LANGOS, frittelle giganti condite tipicamente con aglio, panna acida e formaggio, varianti sono quelle con salumi o verdure. Sinceramente?

     NON MI ISPIRAVANO MOLTO E NON LE HO ASSAGGIATE.

     

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    LANGOS

     


  • PALINKA, bevanda alcolica fruttata tradizionale dell'Ungheria, Ale, ne assaggiò un sorsetto ma a me bastò solo sentirne l’odore: era moooolto forte!

 

  • VINO CALDO: vedi foto…ok non siamo bravissimi a riscaldarci con i metodi tradizionali del posto!!!

 
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VINO CALDO

·       KURTŐSKALÁCS, dolce di origine transilvana composto da un impasto lievitato cosparso di zucchero, arrotolato su uno spiedo e cotto sulla brace. 

VISTE IN MOLTISSIME BANCARELLE, PURTROPPO TRA UNA COSA E L’ALTRA NON LE HO POTUTE ASSAGGIARE, MA AVEVANO UN BUON ASPETTO.

 

·       TORTA DOBOS, questa si! Ho preteso d’andare in una delle migliori e costose pasticcerie di Budapest per assaggiarla, Szamos Gourmet Ház - Váci utca.

Dunque…questa è la descrizione tecnica:

sei strati di pan di Spagna, su cui è spalmata una crema di cioccolato e burro, mentre sulla cima della torta è presente uno strato sottile di caramello

Cosa immaginavo io:

una fetta di torta morbida dentro cui il cucchiaino affondava, ricoperta di caramello morbido tipo quello del Mars per intenderci.

Come era in realtà (e non perché lì era fatta male ma perché è proprio così):

UNA PIETRA!!!

Nel senso che:

era duro il caramello di sopra, era duro il pan di spagna, quasi fosse biscottato, molto molto densa la farcitura.

Poi con la forchettina mica potevi tagliarla come qualunque torta che si rispetti ma si sconquassava tutta e i 3 elementi si dividevano.

Mah! Forse noi italiani siamo troppo bene abituati con i dolci!

ASSOLUTAMENTE BOCCIATA!!!

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TORTA DOBOS

 

Infatti la cameriera, quando ha sentito l’ordinazione di 4 fette di Torta Dobos, ci aveva consigliato di provare altro perché avevano cose ancora più buone. E un sospetto mi era venuto…ma testardi noi abbiamo insistito e siamo rimasti un po’ delusetti.

La cucina ungherese in sintesi non ci ha fatto impazzire, l’abbiamo tradita dobbiamo ammettere, due volte con panini american style e non per colpa nostra, durante il cenone di capodanno, con un ristorante tipico della Georgia.

Non è una tragedia e con questo articolo non voglio scoraggiare nessuno a provarla, anzi! Se non l’avessi provata mi sarei persa un pezzo importante del viaggio. Budapest comunque ti da una scelta vastissima, di tutte le cucine occidentali e orientali, si ha l’imbarazzo della scelta nel caso ci si voglia discostare da quella locale.

Fatemi sapere nei commenti se la vostra esperienza è stata simile o no alla mia, così magari in un mio secondo viaggio potrei dare una seconda chance a qualche piatto!

ciaoooooooooo

                                       
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lunedì 2 ottobre 2017

BUDAPEST: BUDA, MUSEO DEL TERRORE E...HAPPY NEW YEAR!!!



Dopo i primi due giorni molto molto intensi, riprendiamo l'esplorazione di questa bella capitale, in attesa del Capodanno.

30 dic 2015

Di buon ora ci dirigiamo verso la parte della città dall’altra riva del fiume e cioè la collina di Buda.
Abbiamo scelto di salire non con la funicolare ma a piedi da una delle tante vie con le scalinate, abbastanza fattibili.
Questa parte mi è sembrata un pò meno vivace di Pest ma comunque ricca di posti e visuali interessanti.
Si inizia con il Palazzo reale, qui facciamo un giro esterno nei cortili antistanti perché la visita interna non ci attira molto e poi proseguiamo verso la chiesa di Mattia, presso il Bastione dei Pescatori.

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CHIESA DI MATTIA

La chiesa famosa sia per l’incoronazione di Sissi sia per i concerti d’organo, che si svolgono però in estate, ha un costo di circa 7 euro che  

per principio a volte mi rifiuto di pagare 

perché non riesco a capirne il senso. 
Questa abitudine di mettere una biglietteria davanti ad un luogo di culto è qualcosa che odio dei paesi esteri e mi inorgoglisce che almeno l’Italia non aderisca. 
Faccio un’eccezione solo quando il luogo di culto non è cristiano, ma solo per la curiosità che mi spinge a vedere gli interni, per esempio come la sinagoga del giorno prima, per capirne i simboli e le usanze, ma un luogo di culto è un luogo di preghiera e dovrebbe essere aperto a tutti, turisti e non.
Accanto alla chiesa si può passare sotto il Bastione dei Pescatori che prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura della città durante il Medioevo. Una struttura in pietra bianca da cui si ha una splendida visuale della riva opposta del fiume e di Pest. 
Il panorama è splendido. 

Si vede tutto il centro città opposto, dal Parlamento alla Basilica di Santo Stefano.

Dopodichè scendiamo giù di nuovo al fiume, ma all’altezza del Parlamento e trovandoci quindi ancora dalla parte di Buda, scattiamo delle belle foto con lo sfondo del Parlamento stesso. 

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IL PARLAMENTO E ALE
Prossima tappa Museo Casa del Terrore, essendo lontanuccia da dove ci trovavamo prendiamo la metro che ci lascia a 5 minuti dal palazzo. ll biglietto costa circa 6 euro.
Si tratta di un altro luogo di memoria dei regimi di Terrore che hanno colpito l'Ungheria. Da vedere.
Ci incamminiamo poi nuovamente verso i mercatini, mangiamo qualcosa e torniamo in albergo.
Nel tardo pomeriggio non potevamo farci mancare una delle imperdibili cose da fare nella capitale magiara e cioè IL BAGNO ALLE TERME. Abbiamo scelto le terme Szécheny, e abbiamo fatto benissimo, ma c’è così tanto da dire che ve parlerò in un post dedicato. 

Per ora sappiate solo che tornerei a Budapest solo per questo!!!

Per la cena devo fare una confessione…dopo due giorni di stretto rispetto alla cucina locale, siamo andati in un hamburgheria molto american style però ben recensita, non fast food, e ci siamo divorati un panino megagalattico, mio marito due. 
Insomma quando ci vuole ci vuole!

31 dicembre 2015
Iniziamo l’ultimo giorno dell’anno con una bella ora di pattinata sul ghiaccio sulla pista da pattinaggio sul ghiaccio più grande d’Europa
Eh si! 
A Budapest c’è pure questo! 
Vicino Piazza degli eroi, dopo 10 min di fila entriamo e ne usciamo senza arti rotti ma con tante risate fatte. 
Prezzo di entrata con un ora di affitto pattini circa 10 euro.

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PISTA DI PATTINAGGIO

Siamo pezzi di legno sui pattini e vedere centiania di gente che ci sfrecciava accanto, compresi bambini di 6-7 anni, ci suscitava un pò d'invidia.
Ma la giornata era così bella, l'aria fredda e secca che ci pizzicava le guance, l'aria di festa intorno a noi ci ha fatto dimenticare il nostro passo di lumaca e mano nella mano cercavamo di completare i giri di quell'enorme pista.


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Facciamo poi un ulteriore giro dei mercatini per qualche souvenirs last minute e per mangiare e ci accingiamo a salire di nuovo verso Pest, ma stavolta sulla collina di Gellert per avere un colpo d’occhio magnifico sulla città. 

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PANORAMA DALLA COLLINA DI GELLERT


Anche qui un memoriale alla caduta di ungheresi per la liberazione dai tedeschi, rappresentata da un’altissima colonna con una donna in cima che innalza una palma.

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MONUMENTO ALLA LIBERTA'
Ultima cosa carina fatta a Budapest è stata passare un’oretta in un ESCAPE ROOM.
Ora, si lo so che ormai in Italia ce ne sono parecchie, ma dovete sapere che intanto questo viaggio risale a fine dicembre 2015, che non abito a Milano o Roma dove tutte le novità arrivano in anteprima, che la Lonely planet me l’aveva consigliata come extra se c’era del tempo a disposizione.
Siccome il tempo e la curiosità c’erano, siamo andati e ci siamo divertiti tantissimo. 

Budapest è pienissima di questi posti e ho pensato che col freddo che hanno (ho parlato del fatto che per 4 giorni le temperature non sono salite sopra lo zero?!? No? Beh sappiatelo!!!) è un buon modo per passare un po’ di tempo con gli amici senza gelare.

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Si la temperatura è rimasta molto bassa per tutta la vacanza, ma fortunatamente c’è stato sempre il sole e poco vento, no pioggia né neve. 
Diciamo che per noi italiani, e italiani del sud, è lo scotto da pagare se si vogliono visitare questi posti in inverno. 
Io ero partita col giubbotto Colmar per la neve…si lo so per chi vive a Milano magari risulto…abbastanza ridicola!!!
L’ultima cena che corrispondeva con il cenone di capodanno è stata la cosa meno organizzata del viaggio, ma che ci ha riservato alla fine una piacevole sorpresa. 
Abbiamo avuto la felice idea di prenotare solo il giorno stesso e circa una ventina di locali ci hanno detto che era tutto sold out.
Gira che ti rigira siamo finiti in un ristorante nientepopodimeno che:
GEORGIANO!!!
Abbastanza poco tipico ma sapete un po’?  Davvero niente male!!!
Abbiamo assaggiato intanto ciò che ti colpisce immediatamente nel menù (per fortuna ricco di immagini) e cioè lo Khachapuri, una sorta di pane-pizza contenente vari tipi di formaggio fresco o stagionato, uova, erbe e altri ingredienti.
Poi un piatto pieno di assaggi di carne, tra cui Šašlyk, spiedini di carne di montone o pecora marinata e arrostita e di verdura.
Abbiamo pagato circa 20 euro a testa, che per essere la sera del 31, c’è andata di super lusso. 
La cucina georgiana per noi neofiti è stato l’input per farci venire la curiosità di visitare un paese mai calcolato prima. Magari un giorno…
Non sapevo se la città avrebbe organizzato qualcosa di particolare allo scoccare della mezzanotte che si avvicinava sempre più. 
La cosa più sensata da fare c’è sembrata andare verso il lungofiume come tanti altri già facevano. 
Non c’era molto chiasso e confusione, almeno per come siamo abituati noi all’avvicinarsi dell’anno nuovo.
La gente, turisti e non, molto calma e tranquilla. Qualche fuoco d’artificio in lontananza o dalle parti della collina di Gellert o del palazzo reale e nessun countdown da parte di nessuno! 

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CAPODANNO A BUDAPEST
Allora ne abbiamo improvvisato uno noi guardando l’orario sul cellulare e abbiamo stappato una piccola bottiglia di spumante! 
Naturalmente ci guardavano tutti, ma non poi così male, magari un po’ bonariamente. 

E va beh siamo italiani, che ci possiamo fare? 

Qualche foto e mezzi morti di stanchezza torniamo in hotel. 
I miei cugini preferiscono girare un altro po’ ma io ero out.

1 gennaio 2016
La mattina della partenza la sveglia è prestissimo e noi decidiamo d’andare all’aeroporto direttamente con un taxi, essendo in 4, è la soluzione più conveniente.
E così finisce la nostra bella vacanza in quel d’Ungheria tornando a casa col cuore pieno delle bellezze di Budapest, la perla del Danubio.
Grande rimpianto è il non essere riusciti a trovare il tempo per i Ruins Pub, cioè dei locali tipici simbolo di Budapest, realizzati all’interno di palazzi e spazi abbandonati.
…Ma potrebbe essere la scusa per tornare presto…


GLI IMPERDIBILI:
·       TERME DISZECHENYI
·       PANORAMA DA COLLINA DI GELLERT E BUDA
·       QUARTIERE EBRAICO
·       LUOGHI DELLA MEMORIA

POTREI FARE A MENO:
·       CIBO
·       TEMPERATURA 😀😀😀😀

 
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